C’è aria di festa a Marsabit in questi giorni e non solo per
l’attesa speranzosa della stagione piovosa! Quest’anno infatti spegniamo
ufficialmente le prime 50 candeline di vita di questa diocesi, 50 anni da
quando i primi abitanti della regione ascoltarono e accolsero la Buona Notizia
di Gesu’ Cristo. La statua di mamma Maria sta terminando la sua visita alle
ultime parrocchie della diocesi; infine tutti i cristiani si incontreranno
nella cattedrale di Marsabit domenica 23 novembre 2014 per concludere il
Giubileo con una grande celebrazione, a cui parteciperanno anche alcuni
rappresentanti di Alba.
In questa storia cinquatenaria, la diocesi di Alba (tramite
i suoi sacerdoti Fidei Donum don Venturino, don Tablino, don Astegiano, don
Molino, don Tibaldi, don Rinino e don Pellerino) ha tanto partecipato sin
dall’inizio e ha avuto il coraggio e la forza di dire una parola di Salvezza,
soprattutto alle comunità nomadi del deserto del Chalbi e del Kaisut. In questa
regione dove, prima il controllo inglese e poi la neonata democrazia kenyota,
non sono mai stati determinant per lo sviluppo e il sostenimento di queste
poplazioni dedite alla pastorizia di sussistenza. Dove l’ambiente duro e quasi
primordial permetteva a malapena la sopravvivenza dei suoi abitanti, alla
costante ricerca di pascoli e di acqua.
Soprattutto grazie all’opera missionaria, la vita della
gente di Marsabit in questi 50 anni è tanto cambiata. E’ sufficiente camminare
per uno dei villaggi e incontrare I tanti alunni del posto, nelle loro belle
divise colorate: le scuole, i dispensari, due grandi ospedali, oltre che ai
luoghi di preghiera, le cappelle… Poi anche tante case di gente semplice che è
dovuta scappare dai loro villaggi Natali a causa della siccità e di violenze
tra le diverse comunità. Ma la cosa piu’ stupefacente per noi è incontrare
tanti uomni e donne che, grati dell’aiuto ricevuto dalla comunità Cristiana
tramite educazione, cibo e medicine, ora ricoprono posizioni di rilievo nel
governo locale e nazionale, hanno buone professioni, svolgono un ruolo
fondamentale nella società e nella Chiesa e sono buoni padri e madri di
famiglia.
Questo tempo di Giubileo è utile per accorgerci delle
meraviglie che Dio opera in noi e per darci il coraggio di continuare il
cammino nella via della giustizia e della tenerezza del Dio rivelatoci da
Gesu’. Giubileo è per mama Ester, una delle prime cristiane di Marsabit, che
tutt’oggi, nonostante gli acciacchi dell’età, è molto fedele alla messa
domenicale e alle attività dell’Associazioni delle Donne cattoliche. Giubileo è
per Petro, giovane catechista, che sabato prossimo si sposerà nella chiesa del
suo viallaggio di Dub Goba, vicino a Marsabit. Giubileo è per Martina,
quattordicenne di famiglia poverissima, una delle piu’ brillanti studentesse
della nostra terza media di Fr. John Memorial, che ha paura di non poter
continuare a studiare per mancanza di soldi. Giubileo è per Faith, che ha
rischiato di abbandonare la scuola superiore per mancanza di supporto da parte
della sua famiglia, che la voleva sposata ad un uomo ricco che l’aveva scelta.
Giubileo è per tutte le ragazze che ancora vengono circoncise, deprivandole
dalla capacità di partecipare attivamente alla vita sessuale matrimoniale.
Giubileo è per le tante famiglie che fanno fatica a sopravvivere per mancanza
di cibo, casa, supporto… ma che ancora alimentano la speranza per il Regno di
Dio, per un mondo piu’ vivibile e per una vita dignitosa. E noi con loro.