mercoledì 6 gennaio 2010

Manifestazione

Per la festa dell'Epifania, che qui in Kenya, celebreremo domenica, perche' non e' festa "nazionale" oggi, riporto le profonde e chiare parole di padre Giovanni, che ha guidato tanti miei ritiri a Susa...
... Un proposito per l'anno nuovo (anzi per la prima settimana dell'anno nuovo)? Trovare il tempo e lo spazio per scrivere di nuovo... Lo faro'! O magari daro' la parola ai giovani di Alba che hanno condiviso con noi queste tre settimane di Natale, che certo avranno nel loro zaino domande e riflessioni su quanto abbiamo vissuto e incontrato... ;-)


"Etimologicamente EPIFANIA significa manifestazione.
Concretamente, la festa dell'epifania è la manifestazione della divinità di Cristo: a Betlemme, al fiume Giordano, a Cana di Galilea.

TUTTO E' GIA' ACCADUTO. I cieli nuovi e le terre nuove sono qui, in mezzo a noi. Satana è già stato sconfitto e il mondo salvato.
Tutto è iniziato in quella grande, silente notte della storia, quando il Verbo si è fatto carne.
Nulla, da quel momento, è più come prima: la storia dell'uomo è diventata la storia di Dio, Dio è diventato uomo, l'uomo è diventato Dio!
Nel momento in cui, rinascendo dall'acqua e dallo Spirito - come Gesù dice a Nicodemo - viene inserito nel mistero del Verbo incarnato, l'uomo diventa creatura nuova, fratello ed erede del nuovo Adamo: tutto il resto è soltanto più uno sviluppo e una conseguenza.
In tutta la sua esperienza terrena l'uomo è chiamato ad essere nuovo vivendo la novità del Battesimo, e a proiettare questa novità attorno a sè, perchè tutto sia penetrato e trasformato da Cristo.
I presepi si smontano: dove potrà ancora la gente contemplare la novità di Cristo? La sua povertà, la sua umiltà, la sua dolcezza, il suo spirito di solidarietà e di condivisione?
Senza dubbio nei discepoli di Gesù: in noi, chiamati ad essere presepi viventi!
Questo è l'augurio cordiale che vi faccio, e per questo invoco su di voi la benedizione del Signore."

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