
Il vento si sta riposando un poco stasera e lascia riposare anche noi per un breve tempo, dalla polvere, che invade Marsabit town e i nostri polmoni, case e scarpe, come la nebbia in pianura padana a novembre.
Il nostro cortile è quieto: non c’è anima viva in giro. I ragazzi della scuola sono ormai a casa, a scrivere sui loro quaderni a lume di lampada a petrolio come me, da 10 giorni a questa parte; le mamme ormai di ritorno dalla fonte (o dal camion cisterna privato che vende 20 litri di acqua al prezzo di un quarto del salario giornaliero di un manovale!) sono intente ad accendere il fuoco e cucinare mais e fagioli; gli animali – capre e mucche sempre più pelle e ossa, e in questi giorni anche i cammelli – sono già stati guidati dai sapienti bastoni dei loro pastori nei loro ricoveri per la notte.

Ripenso agli ultimi due mesi e vedo che la mia vita è cambiata ancora; dopo la “fuga” della segretaria della nostra scuola e la scoperta del suo “tasso di corruzione” (a discapito della scuola, ahimè!) e di come ha costruito dal niente una bella villa per la sua famiglia… ecco che il lavoro dell’amministratrice si è allargato e mi sono ritrovata segretaria alla ricerca quasi disperata di mettere in ordine tasse scolastiche, ricevute e quant’altro… E questo tra una festa a sorpresa per il mio compleanno (con la squadra di calcio di Maikona al completo!) e un viaggio a Maikona, tra la preparazione per la festa dei genitori nella nostra scuola

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