venerdì 4 settembre 2009

Primi giorni di scuola

Primi giorni di scuola.
Anche se una bambina non sono piu', continuo ad imparare.
Anche se questo per gli studenti di Marsabit e' l'ultimo trimestre dell'anno scolastico e gli esami di fine anno saranno alle porte tra due mesetti.
E' molto interessante inserirsi in una realta' come quella della scuola primaria "Memorial Father John Asteggiano". E' una scuola privata della parrocchia, ma negli ultimi anni aveva purtroppo registrato una regressione nell'organizzazione interna e nelle performances finali degli alunni.
Da questo mese ha un volto nuovo: father Paolo, arrivato a dicembre come me, ha deciso per una sua parziale ristrutturazione, grazie anche alle ottime offerte che continuiamo a ricevere dagli amici di Alba. Ogni classe un colore diverso. E tanti nuovi libri (qui il governo non da i libri agli alunni come da noi, con i cedolini, ma nelle scuole pubbliche e' la scuola stessa che riceve fondi per comprarne alcune copie da tenere nella libreria scolastica).
E i bambini (ma che dire del rinnovato entusiasmo dei maestri?!?) sono estasiati. Tutti i giorni, dopo il pranzo, preparato nella nostra cucina e consumato a scuola, arrivano a frotte in libreria per leggere, rinunciando a quel tempo generalmente dedicato al… gioco del calcio! :-)
Lo staff e' composto da undici maestri (tra cui il preside) piu' una segretaria, un cuoco, un "giardiniere" e il guardiano notturno. Conoscevo gia' alcuni maestri, come Fridah ed Emmanuel perche' sono buoni cristiani e li incontravo sempre in parrocchia. Il gruppo e' buono e rinasce rimotivato dai recenti cambiamenti. Inoltre, oltre l'orario di lezione, ci sono attivita' extrascolastiche, come "Pastoral care" (ossia una sorta di nostro catechismo-gruppo Acr), "Games" (sport collettivi), pulizia della scuola (fatta dagli alunni a turno, non ci sono bidelli!), counselling per le ragazze di sesta, settima ed ottava, "Children helping Children" (associazione che ha un nome anche in italiano ma ora non ricordo)... Inoltre una volta al mese i ragazzi cristiani della scuola sono chiamati ad animare la messa domenicale delle ore 8 in parrocchia. Tutti in divisa, ovviamente!
Per questo trimestre insegnero' CRE (Christian Religious Education) in classe quarta e quinta (tre ore a settimana in ogni classe) piu' un'ora di PPI (Programme di Pastoral Instruction) in ottava (la nostra terza media, anche se a volte i ragazzi hanno 15-16 anni).
Inoltre il giovedi' nella pausa pranzo, con Fridah, seguo il gruppo delle ragazze piu' grandicelle: oggi abbiamo scelto alcuni degli argomenti che andremo a condividere nei prossimi incontri, tra cui relazione tra figli e genitori, sessualita', sogni, tempo libero, innamoramento, la dignita' della donna (circoncisione inclusa)... Beh, insomma, una bella sfida!
Ruth, Charity, Robe, Tumme, Sogure, Moses, Abdul, Ali, Sabdio, Elizabeth... sono bravi ragazzi, disciplinati. Ti stanno ad ascoltare, se sei capace di attirare la loro attenzione. E per ora io con la mia pelle bianca di attenzione ne attiro fin troppa. Anche perche' penso che dalla fondazione di questa scuola sono la prima "mzungu" ad insegnare li' e generalmente loro sono molto lusingati. Anche se a me pesa il fatto di essere sempre diversa. Mi sento a casa, ci sto proprio bene qui... ma, tante volte mi accorgo che loro stanno con me perche' sono compiaciuti della mia presenza, un po' come si cercherebbe l'amicizia di una persona importante... perche' poi sai nella vita non si sa mai...! Ma poco per volta, quando impareremo a guardare al di la' dei nostri visi, scopriremo che c'e' da incontrare un essere umano... che non e' poi tanto diverso da me stesso.
Come ho scritto nella riflessione fatta durante il corso di aggiornamento con i maestri, ringrazio infinitamente il Signore perche' mi rendo conto di essere molto fortunata di essere qui. Ringrazio il Signore perche' mi ha dato il coraggio di lasciare la mia Italia, la famiglia, gli amici e il mio amato lavoro e i miei amati bambini per condividere questi miei giorni con questa gente di Marsabit.
Anche se oggi al ritorno da scuola pensavo a quanto mi mancano i bimbi che tra poco inizieranno la quarta elementare. E Pietro. E Mattia. Forse e' stata la cosa che mi ha fatto piu' piangere quando ero ancora a Monforte e stavo preparando la valigia per l'Afrika! E la maestra Sandra, che, senza saperlo, mi ha insegnato ad insegnare, a diventare una maestra, anche senza corso universitario. E le sfide combattute insieme a Pietro e a Mattia e le soddisfazioni e le arrabbiature. C'e' ancora tanto mio cuore la'. E non deve essere motivo di nostalgie. Perche'? "FACILMENTE SI DA' ESAGERATA IMPORTANZA ALLE PROPRIE AZIONI, DIMENTICANDO CHE ABBIAMO RICEVUTO DA ALTRI QUELLO CHE SIAMO DIVENTATI" (D. Bonhoeffer). E tutti questi "altri" che mi hanno formata e mi stanno formando stanno vivendo a Marsabit qui, in me, in questo momento. Come io sto vivendo ad Alba, a Monforte, a Torino, a Malta, a Zaragoza e in tanti altri posti, per quella piccola condivisione che ho dato un giorno a qualcuno.
Non c’e’ da aspettare il paradiso. E' gia' Comunione in Cristo.

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