martedì 30 giugno 2009

Stupore...


Continuo a stupirmi. Non c'è una giornata che passa... senza stupore!
E in questi giorni, davvero, ho gli occhi pieni di belle persone, con cui ho avuto la grande "fortuna" di condividere le ultime tre settimane del mio servizio qui! Belle persone come James, kikuyu 28enne, insegnante di chimica e biologia, che ha lavorato per due anni nella nostra scuola superiore diocesana per ragazze "Bishop Cavallera Secondary School" in Karare e si è innamorato di questa gente... Avendo ripreso gli studi universitari per conseguire il master, ha lanciato l'idea ai giovani studenti universitari cattolici della Kenyatta Univesity di Nairobi di venire quassù, in questo Kenya del nord, che a tanti kenioti è sconosciuto, per condivere un po' il lavoro pastorale della Pastorale Giovanile. E così, con l'aiuto del cappellano della parrocchia interna all'università, hanno organizzato un gruppetto di 7 persone: Francis, 21enne studente di economia e finanza, David e Wafula, iscritti al corso di Scienze dell'educazione per diventare professori di Kiwahili-geografia e chimica-biologia, Dominic, all'ultimo anno di "Scienze della salute", Florence e Stella, le uniche due ragazze, originarie della nostra diocesi di Marsabit e anch'esse studentesse all'Università...
Lunghe ore in fuoristrada su strade non proprio... cattoliche (!!), preparazione degli incontri con i giovani studenti delle nostre parrocchie sui temi dello studio, delle scelte per il futuro, dell'educazione sessuale e il problema dell'Aids, sul ruolo dei giovani nella società e chiesa keniota..., condivisione sul nostro essere cristiani e missionari, sulle nostre storie di vita..., tante risate e camminate tra le polvere rossa di Marsabit, sotto il sole di Kargi, sotto il cielo stellato di Maikona e di North Horr...
Stamattina sono partiti per tornare ai loro studi... Sono partiti già con la promessa di ritornare, ma anche con tante domande e sfide che qui hanno incontrato visitando e conoscendo da vicino la gente,i giovani e i catechisti.
Per me personalmente è stato davvero importante, oltre che stupendo, condividere questo tempo con loro, cercando di facilitare il loro ingresso in questo mondo, che pur facente parte della stessa loro nazione, è così lontano dalla loro realtà quotidiana del sud del Kenya. Importante conoscere cristiani impegnati, disponibili a mettere a disposizione le loro conoscenze e le loro esperienze, allegri e sorridenti, riflessivi e impegnati a costruire una vita e una società migliore.
Importante ascoltare e contemplare le loro vite, alcune con storie anche difficili, di sfide continue e di responsabilità grandi per giovani di 23 anni..., come la cura e l'educazione dei fratelli più piccoli, o le fatiche sopportate per andare a scuola e per riuscire appieno, studiando fino a tarda notte con il lume a petrolio e svegliandosi presto al mattino per portare gli animali al pascolo o per finire il lavoro nel campo... e andare di corsa a scuola... e raggiungere risultati brillanti, e pieni voti, senza sprecare un attimo di tempo... Ogni tanto mi chiedo quanti dei nostri giovani italiani sarebbero disposti a fare sforzi così per studiare e realizzare nella vita il massimo che possono... Forse ce ne sono..., più di quanti pensiamo!
La speranza ora è che questa non rimanga un'esperienza isoltata, ma che sia stile per il nostro servizio tra i giovani: costruire ponti, incontrare mondi nuovi e lasciarsi interrogare. Certa che le amicizie nate in questi 20 giorni non finiranno presto!

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